LA GRASSOFOBIA

Riporto dal vocabolario Treccani. Atteggiamento di ripulsa della grassezza e di discriminazione nei confronti delle persone grasse o considerate tali...La parola non esiste ancora nel dizionario, ma è solo una questione di tempo visto il dibattito scatenato negli ultimi mesi.

“La grassofobia non si limita al body shaming, ma è la sistematica e sistemica stigmatizzazione, discriminazione ed esclusione delle persone grasse nella società, nel mondo del lavoro, nella scuola, nella rappresentazione mediatica, in campo medico e, nel caso dei corpi più grassi, anche nell'accessibilità ai luoghi e ai trasporti”. Parola di Chiara Meloni e Mara Mibelli, fondatrici del progetto “Belle di faccia”…

La paura del grasso, del corpo rotondo, del corpo “non conforme” si sta diffondendo a macchia d’olio nella società; tutta colpa della diet culture e dei suoi fedeli. La diet culture, ovvero la cultura della dieta, è un insieme di comportamenti, pensieri, regole, credenze e sistemi valoriali creduti salutari, legati al cibo, alla relazione con il peso e il corpo in cui la magrezza è associata a valori morali e a costrutti come bellezza, successo e salute. La diet culture impone il concetto che i corpi “magri” sono più giusti, accettabili, desiderabili, salutari e di valore a differenza dei corpi rotondi. Per la diet culture avere un fisico magro e muscoloso, riuscire a mantenere una dieta e delle regole alimentari ferree e praticare una rigida attività fisica viene generalmente visto come una dimostrazione di forza e determinazione e, di conseguenza, di valore personale, non tenendo conto delle fisiologica diversità che esiste negli individui, enfatizzando la grassofobia e la paura del diverso; questo vale sia per il sesso femminile che maschile e l’età in cui questa visione grassofobica si instaura sta drammaticamente diminuendo. Avere un corpo grasso, per la diet culture, non è salutare, non è bello, non è socialmente accettabile.

La grassofobia stigmatizza coloro che non hanno un corpo conforme cioè magro e conforme agli standard inarrivabili imposti dalla diet culture. Credo che grassofofia e diet culture non siano scindibili; l’uno alimenta l’altro enfatizzando il concetto di stigma dell’obesità cioè l’attribuzione di qualità negative verso una persona o a un gruppo di persone a causa di una condizione fisica specifica indipendentemente dalla scarsa attendibilità di certe credenze legate ad un corpo rotondo. Lo stigma abbraccia purtroppo molte aree della vita; stigma sul lavoro, stigma da personale medico, stigma da parte di psicologi, nutrizionisti e altre figure sanitarie.

Ancora Treccani: ...andare dal medico e sentirsi dire che un problema alla spalla, per esempio, è dovuto al proprio peso è grassofobia. La grassofobia è quindi un'attitudine discriminatoria nei confronti delle persone con un corpo più o meno grasso; questa si manifesta anche in studi medici e ospedali, con conseguenze che possono essere gravi perché quando ogni sintomo viene ricondotto a una questione di peso, "il paziente viene costantemente ridotto alla sua condizione di obesità", "Il fatto è che il medico pensa, erroneamente, che la persona che soffre di obesità ne sia anche responsabile: è semplicemente un ciccione che mangia troppo e che non si muove abbastanza. E questo è il tipico stereotipo che porta alla stigmatizzazione e alla 'grassofobia'".

Una “branca” dello stigma sul peso e della grassofobia è appunto quella presente nell’area medica, la più grave a mio parere; la grassofobia medica ha serie conseguenze negative come la rinuncia delle persone con obesità dalle visite mediche e di controllo sfuggendo così anche a numerosi test di screening preventivi.

La grassofobia porta con se pensieri disfunzionali come l’idea che chi ha un corpo grasso ha poca volontà, chi ha un corpo grasso è costantemente a mangiare, chi ha un corpo grasso ha un quoziente intellettivo minore e così via, tutti pensieri svalutanti.

Cosa a proposito della salute? Se da una parte conosciamo bene quali possono essere gli effetti del grasso in eccesso, è anche vero che va valutata la situazione della persona con un corpo grasso nel suo complesso, ben consapevoli che la salute non dipende esclusivamente dal peso o dalla forma del corpo.

L’argomento è molto complesso e ho solo sfiorato alcuni degli argomenti che orbitano intorno al concetto di grassofobia e da dietista esperta di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione con un approccio inclusivo al peso ascolto costantemente tristi storie di discriminazione da molte persone; ogni persona ha una storia a se, ogni persona merita di essere ascoltata e vista al di là della forma del corpo.