ALIMENTI PREFERITI: PRIVAZIONE E GRATIFICAZIONE

Per affrontare questo argomento vorrei prima porti delle domande; ad ogni quesito prenditi del tempo per pensare e rispondere in tutta sincerità.

Ti è mai capitato di eliminare i tuoi alimenti preferiti dall’alimentazione per perdere peso?

Conosci qualcuno che lo ha fatto?

Pensi che sia davvero realistico privarsi degli alimenti che più ti piacciono?

Pensi che sia realistico vivere una vita senza apprezzare il piacere del cibo?

Pensi che sia una soluzione a lungo termine? 

Sono quasi certa che all’ultima domanda la tua risposta è stata NO e mi trovi pienamente d’accordo. Eliminare gli alimenti che più piacciono dalla propria alimentazione, infatti, non è realistico, anzi, comporta dei rischi.

Chi adotta regole dietetiche rigide ed estreme, come ad esempio eliminare gli alimenti preferiti seppur ipercalorici con lo scopo di perdere peso, va incontro, prima o poi, al fenomeno della disinibizione.

La disinibizione è un fenomeno che scaturisce dall’evitare per un lungo periodo di tempo tutti i cibi che vengono considerati “ingrassanti” ma poi, in determinate situazioni di stimolo alimentare o emotivo questo provoca la perdita di controllo; in questi casi la persona consuma in modo disinibito tutto ciò che ha bandito per molto tempo dalla propria alimentazione. Le regole estreme e rigide sono la principale causa dell’insorgenza degli episodi di abbuffata nei soggetti che cercano di diminuire il peso corporeo.

 

Poi ti faccio riflettere su un punto opposto.

 

Se eliminare gli alimenti che più piacciono è stancante a tal punto da provocare la perdita di controllo, mangiare gli alimenti che più piacciono ogni volta con l’intenzione di provare gratificazione può essere, al tempo stesso, un problema.

Cosa succede se ogni volta che ti vuoi gratificare lo fai attraverso il cibo?

Quali sono i rischi?

Quanto tempo dura quella sensazione di piacere?

Pensi che sia una soluzione a lungo termine?

Sono quasi certa che anche a quest’ultima domanda la tua risposta è stata NO e mi trovi pienamente d’accordo. L’uso del cibo come gratificazione, infatti, è uno dei più potenti ostacoli alla perdita di peso. Il problema sorge se ogni volta che ti vuoi sentire così ricorri al cibo. Come noti, questo caso mostra la situazione opposta rispetto alla privazione.

Due situazioni completamente diverse, la privazione e la gratificazione.

 

Che fare? Come gestire questi comportamenti? Un percorso di perdita di peso che si basa sulla terapia cognitivo comportamentale può donarti tantissimi e utilissimi strumenti per gestire questi due diversi scenari, sapendo che non esistono alimenti da eliminare e sapendo che il piacere può essere trovato anche in mille altre attività.