BAMBINI E CONDIZIONAMENTI ALIMENTARI ESTERNI

La capacità di sentire e seguire la saggezza innata del nostro corpo è una capacità che abbiamo tutti alla nascita; purtroppo crescendo viene spesso persa. Perché? A causa di condizionamenti o influenze a cui siamo sottoposti crescendo.

Fai un esperimento, osserva i bambini con età inferiore ai 4 anni: mangiano in maniera consapevole per natura. Mangiano tutti come guidati da un dietista interno. Sanno cosa mangiare e quanto; magari lasciano parte del pasto e ne chiedono altro, scelgono un alimento piuttosto che un altro. I bambini lasciati liberi di mangiare da soli mangiano la quantità giusta di cibo rispetto alla loro età e ai loro fabbisogni.

Perdiamo questa bellissima capacità quando i genitori condizionano le nostre scelte alimentari (“se non finisci la pasta, niente gelato” oppure “se mangi tutta la verdura ti compro il giocattolo”) o quando andiamo a scuola e mangiamo alla mensa o quando siamo soggetti alla pressante pubblicità alimentare, quando ci facciamo influenzare dall’industria delle diete..quando non siamo più in grado di ascoltare i nostri reali bisogni e di soddisfarli davvero al meglio.

La naturale capacità dei bambini di mangiare in modo consapevole può essere già inficiata all’ultimo anno di asilo. Dai 4-5 anni i bambini si lasciano influenzare più facilmente dall’ambiente esterno. L’ambiante esterno è ricco di stimoli visivi come il cibo in vista, la presenza di alimenti “proibiti” usati solo come ricompensa (a parer dei grandi), l’offerta di pasti frugali e antinutrizionali… insomma la situazione è già molto complessa ancor prima della scuola primaria.

I rischi sono tanti, soprattutto che questi comportamenti e queste convinzioni diventino delle abitudini in età più adulta. La conseguenza è la malnutrizione vitaminica, l’obesità o i disturbi del comportamento alimentare, anche in età evolutiva.

Cosa fare allora? Vi regalo una strategia da mettere in pratica dai 2 anni in su.

- il genitore è responsabile di COSA (quali cibi proporre inclusi cibi sani e meno sani), QUANDO (orario) e DOVE

- il bambino è responsabile di QUALE (cosa sceglie all’interno di queste alternative) e QUANTO (in base alla fame)

Il compito del genitore, con l’aiuto del dietista esperto in età evolutiva, è quello di proporre alterative valide e adeguate all’età, di proporre cibi che possano non piacere al bambino (servono minimo 12 assaggi prima di apprezzare un nuovo cibo), di rendere piacevole il momento del pasto, fornire pasti e spuntini regolari, mostrare come ci si comporta a tavola e avere tanta fiducia nei bambini.