IPEROMOCISTEINEMIA E ACIDO FOLICO

L’acido folico o la vitamina B9 è una sostanza essenziale per il funzionamento del nostro corpo. A causa dello scarso deposito a livello organico e della sua limitata disponibilità negli alimenti è facile rinvenire deficienze di questa vitamina.  Anche se l’acido folico è presente sia nel mondo vegetale sia in quello animale, le verdure di colore verdi sono quelle più ricche; tuttavia è una vitamina idrosolubile e molto sensibile al calore; per questo motivo è facile avere una perdita durante l’ammollo e la cottura. Il nostro fegato è il principale organo di deposito; nel nostro corpo il pool di folati è di circa 6-10mg. Purtroppo nonostante la nostra “flora batterica intestinale” sia in grado di sintetizzare folato, questo non è disponibile per l’assorbimento e viene perso con le feci.

L’acido folico è particolarmente importante perché entra nel metabolismo della metionina, aminoacido essenziale, che viene introdotto con l’alimentazione attraverso il consumo di carne, uova, latte, legumi; l’omocisteina è un aminoacido solforato che si forma nel nostro organismo a partire dalla metionina. Il metabolismo dell’omocisteina viene regolato grazie all’azione di specifici enzimi e di alcune vitamine presenti nel sangue, in particolare le vitamine B6, B12, e acido folico.

Se il consumo di queste vitamine è insufficiente, l’omocisteina si accumula nel sangue e può provocare danni alle pareti vasali modificandone struttura e funzionalità.

Concentrazioni plasmatiche elevate di omocisteina sono correlate ad un aumento del rischio di malattia cardio-vascolare, sono un fattore di rischio per patologie neurodegenerative quali Demenza e Malattia di Alzheimer, sono presenti nelle donne in Gravidanza affette da preeclampsia, difetto della crescita fetale, distacco prematuro di placenta e aborti spontanei ripetuti, sono spia di fragilità ossea e sono un fattore di rischio importante ed indipendente per fratture osteoporotiche sia negli uomini che nelle donne di età avanzata.

Oltre all’iperomocisteinemia, sintomi da carenza di B9 possono essere difetti del tubo neurale del feto in gravidanza.

I livelli raccomandati giornalieri di vitamina B9 variano in base all’età, al sesso, alla gravidanza e all’allattamento.

Lattanti 90 μg, bambini da 1 a 3 anni 150 μg, bambini da 4 a 6 anni 190 μg, bambini da 7 a 10 anni 260 μg, adolescenti 340-400 μg, adulti 400 μg, gravidanza 600 μg, allattamento 500 μg.