I semi oleosi sono una categoria di alimenti a cui solo adesso viene riconosciuto il suo antico e prezioso valore; infatti l'uomo si è sempre nutrito di questi piccoli tesori e il loro importante valore nutrizionale è stato persino riconosciuto nella piramide alimentare della dieta mediterranea dove sono posizionati accanto all'olio extravergine di oliva e il loro consumo dovrebbe essere Fanno parte di questa categoria i semi di lino, di sesamo, di chia, di papavero, di zucca, di girasole, giusto per citarne alcuni tra i più noti.
Ma quali sono le caratteristiche nutrizionali che li rendono cosi speciali?
I semi oleosi sono uno scrigno di importantissimi nutrienti, sono la vita, sono a tutti gli effetti gli embrioni della pianta e, per questo motivo, in essi si trovano alte concentrazioni di indispensabili nutrienti vitali anche per noi umani. Quando si è alla ricerca della qualità nutrizionale, i semi devono assolutamente far parte delle buone abitudini alimentari.
Ogni tipologia di seme ha delle proprie caratteristiche organolettiche, di colore, di grandezza e, sicuramente, nutrizionali.
Acidi grassi essenziali polinsaturi.
Il termine “essenziale” fa la differenza! É dentro questa parola che si riassume la loro importanza!Vengono chiamati così perché il nostro corpo non è in grado di produrli da solo a causa della complessa forma chimica che li caratterizza, e per questo motivo devono essere necessariamente introdotti con la corretta alimentazione: sto parlando degli acidi grassi omega 3 e omega 6.
Sono speciali grazie al loro potere antinfiammatorio e, soprattutto gli omega 3, sono dei grandi protettori del nostro cuore, combattono l'ipertrigliceridemia e garantiscono il corretto funzionamento cerebrale, già nel feto, durante la gravidanza.
Sono soprattutto i semi di lino e di chia ad essere ricchi degli omega 3; pertanto chi segue un'alimentazione vegetariana o vegana, in cui non è contemplato il consumo di pesce, può facilmente raggiungere la dose raccomandata dalle linee guida di omega 3, consumandone 1 cucchiaio al giorno.
Calcio
Pur essendo alimenti vegetali il contenuto di calcio in 100g di semi è invidiabile se paragonato ai consueti latte e derivati. I semi più ricchi sono sicuramente quelli di papavero con più di 1g, poi abbiamo i semi di sesamo con un quantitativo di circa 900 mg, a seguire troviamo i semi di chia con 600mg e per finire quelli di lino con circa 200mg. Utile in caso di carenza di calcio, osteoporosi o come prevenzione in caso di persone vegetariane o vegane. Incredibile, vero?
Fosforo
Incredibilmente alto è anche l'apporto di fosforo che può coprire 1/5 del fabbisogno giornaliero con un quantitativo di 20g di semi di zucca, che sono quelli più ricchi di questo minerale.
Fibre
Grazie alla parte fibrosa esterna del seme sono particolarmente consigliati in caso di stipsi; sono indicati soprattutto i semi di lino e chia grazie alla forte presenza di mucillagini che aiutano il transito intestinale.
Queste sono solo alcune delle buonissime caratteristiche dei semi. L'unico svantaggio è l'elevato apporto di calorie, tra le 490 e le 620 Kcal, a causa dell'elevato quantitativo di grassi; sono infatti costituiti per circa il 50%, in media, di grassi, seppur essenziali. Attenzione alle quantità! Consiglio di evitare di superare la dose di 20-30g al giorno per non incorrere in spiacevoli sorprese sulla bilancia o avere spiacevoli effetti collaterali legati al transito intestinale.
Il loro consumo, inoltre, deve essere considerato all'interno di un corretto stile alimentare, tenendo conto dei fabbisogni individuali e della presenza o meno di alcune patologie come, ad esempio, diverticolosi e insufficienza renale, dove il consumo dei semi va valutato insieme al medico per evitare fastidiose complicanze mediche.